Dedalus
- 25/08/2021 22:52:00
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La scrittura della poetessa, a volte rude ed asciutta, a volte sincopata in un susseguirsi di ritmi altalenanti, ci mette di consueto davanti ad una ricchezza metaforica inimmaginabile, con enigmatiche ambiguità semantiche e sempre in versi sciolti, fuori dalla rigidità metrica, che in questa lirica emerge in maniera particolare con la dissertazione su una memoria che viene paragonata da una scatola "Ha la forma d’una scatola scolpita/una scatola antica...". Una scatola che contiene di tutto, giorni belli e giorni no, giorni in cui salternano piacevoli istanti ad altri poco piacevoli, tutti segnati da un senso ossessivo di carenze "...impronte ed un senso/premonitore dell’insolito.../ ...che i giorni che dentro recano/i semi migliori passano silenti/...marcati da assenze/che si svelano spietate ". Lirica che è una tra le più belle ed espressive create dallautrice.
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